Come un bambino.
Saggio sulla vita piccola

Gabriella Caramore
MORCELLIANA  –  2013

Questo libro racconta, in primo luogo, le irraggiungibili grandezze della vita piccola.

Guarda all’infanzia non semplicemente come a una età della vita, ma come a un punto di verità da cui poter esplorare il mondo, sino a incrinare e a scalzare la logica fin troppo consolidata secondo cui il bambino viene prima dell’uomo e in esso si realizza.

Occorre invece rovesciare la prospettiva: sono i piccoli a incarnare la piena creaturalità dell’umano, proprio in quanto creature incompiute e imperfette. Ma come un bambino sviluppa anche un secondo, più ardito azzardo: quello di accostare la parola letteraria a quella delle Scritture, usando l’una e l’altra come esegesi della vita.

Le poche ma significative parole tratte dai testi biblici si intrecciano con il nudo palpitare della vita infantile, i sussulti, le paure, gli stupori, le passioni del bambino così come vengono narrate in alcune grandi scritture del Novecento: da Rainer Maria Rilke a Alice Munro, da Alberto Savinio a Thomas Bernhard, da Marina Cvetaeva a Aharon Appelfeld.

CITAZIONI DAL LIBRO

Nicole Janigro, Doppiozero
In Come un bambino. Saggio sulla vita piccola (Morcelliana), il bambino ideale e reale, storico e simbolico attiva pensiero e scrittura, riflessioni etiche e considerazioni anche politicamente attuali. Per Gabriella Caramore l’infanzia può essere una promessa di trasformazione, la possibilità di crescita per l’umano intero. L’autrice, che da vent’anni inventa e conduce la trasmissione di cultura religiosa di Radio Tre “Uomini e profeti”, fa incontrare il testo che ben conosce, quella “narrazione di vita” che è la Bibbia, con la letteratura del Novecento così ricca di protagonisti bambini. –
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Mariapia Veladiano  Il Regno
E’ un libro davvero singolare questo. Parte dalla Scrittura, da quella impensabile “investitura” che Gesù – il Gesù che è stato il bambino celebrato nel Natale – conferisce all’infanzia quando nel vangelo di MArco prende fra le braccia i bambini che i discepoli avevano devotamente cercato di tenere lontano e li benedice: “Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”.
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