Profeti anteriori
Libro di Giosuè

Domenica 30 gennaio 2011

Giosuè 1-12
“La conquista della terra”
Con Flavio Della Vecchia e Gabriella Caramore

La seconda sezione della Bibbia ebraica comprende, sotto il titolo di “Profeti anteriori” i libri di Giosuè, Giudici, 1-2 Samuele, 1-2 Re. La tradizione biblica ne attribuisce la paternità a profeti, anche se in realtà narra, nei primi capitoli, di come Giosuè, che prende il posto di Mosè alla guida del popolo, si prepara alla conquista, prende Gerico e Aj, e compie in fine la conquista della terra promessa. Alcuni, per il Libro di Giosuè, hanno parlato di un “esateuco”, come se fosse il completamento del ciclo di Mosè. In ogni caso, il libro narra di una tappa fondamentale nella storia dell’antico Israele: il popolo, da schiavo e errante, si fa libero e stanziale.

A parlarne con noi Flavio Della Vecchia, docente di lingua e letteratura ebraica presso l’università cattolica di Milano, coordinatore di una splendida edizione, libro per libro, di tutta la Bibbia presso le Edizioni San Paolo.

Suggerimenti di lettura
Giosuè, Introduzione, traduzione e commento, a cura di Flavio Della Vecchia, ed. San Paolo 2010

Ascolto musicale
“Geta way Jordan” gospel, Ensemble a cappella Take 6

Trombe di Gerico

Domenica 6 febbraio 2011

Giosuè 13-24
“Sole fermati in Gabaon”
Con Silvia Giacomoni e Gabriella Caramore

Tra mito e storia, ecco che con Giosuè  si entra nella terra promessa: con le acque del Giordano che si aprono come quelle del mar Rosso, on le trombe dell’esercito che squillano così forte da far crollare la mura di Gerico, con il sole e la luna che, sopra Gabaon, si fermano in cielo: episodio questo che il Sant’Uffizio usò a riprova del moto del sole intorno alla terra, costringendo Galileo all’abiura della teologia copernicana (1663). Tutto il libro di Giosuè segna una cesura nel racconto dell’epopea bilica. La terra è conquistata. Il popolo diviso in dodici tribù.

A raccontarci questa seconda parte è Silvia Giacomoni, autrice di una “riscrittura” del testo biblico.

Suggerimenti di lettura
Silvia Giacomini, La nuova Bibbia Salani, Antico Testamento, con tavole di Mimmo Paladino e una lettera del card. Martini, Salani 2004

Ascolto musicale
Mahalia Jackson, “Joshua fit the battle of Jerico”

Giosuè ferma il sole

Libro dei Giudici

Domenica 20 febbraio 2011

Giudici, 1-9
“Debora, la profetessa”
Con Debora Tonelli e Gabriella Caramore

Al Libro di Giosuè, segue il Libro dei Giudici, in cui si raccontano le vicissitudini dei figli di Israele durante l’insediamento nella terra di Canaan. In realtà, in contrasto con il Libro precedente, ci si accorge che la conquista non è né così definitiva (le dodici tribù devono continuare a difendersi dagli attacchi degli altri popoli, né vi è accordo tra i diversi clan. Ma in ogni caso di passa dal nomadismo alla stanzialità, e dalla pastorizia all’agricoltura come attività prevalente. I “giudici”, poi, sono soprattutto comandanti e governatori. Tra di essi spicca Debora, alla quale è attribuito un canto che è tra i testi più antichi di tutta la Bibbia. Dalla sua storia si evince anche in parte, la condizione della donna nell’antico Israele.

Suggerimenti di lettura
Giuseppe Crocetti, Giosuè, Giudici, Rut. Leggere oggi la Bibbia, Queriniana 1891
Lidia Maggi, Le donne di Dio. Pagine bibliche al femminile, Claudiana 2009

Ascolto musicale
G.F. Haendel, dall’oratorio “Debora”

Giuseppe Bazzani, “Debora, la profetessa”

Domenica 27 febbraio 2011

Giudici, 10-21
“Sansone: il sole e la notte”
Con Erri De Luca e Gabriella Caramore

Nei primi capitoli abbiamo visto narrate le biografie di alcuni dei “giudici”: Debora, Gedeone, Abimelech … Negli ultimi troviamo la storia altamente drammatica di Iefte, costretto da un voto a sacrificare la figlia, di cui non sappiamo neppure il nome. La storia ricorda quella di Agamennone che sarà costretto a sacrificare la Figlia Ifigenia … Colpisce la tristezza di accenti nelle parole del padre, e nel racconto del destino della fanciulla. Ma si trova anche la storia di Sansone: eroe debole, malato del suo bisogno di amore. Ma forse è proprio l’amore che scatena la sua forza. E forse quello di Dalila non è neppure un vero tradimento?

Suggerimenti di lettura
Erri De Luca, Vita di Sansone, Feltrinelli 2002
David Grossman, Il miele del leone. Mito di Sansone, Rizzoli 2005

Ascolto musicale
“Samson”, Elisabeth Jacquet de la Guerre

Rembrandt, “Accecamento di Sansone”, 1636. Frankfurt am Mein

Primo libro di Samuele

Domenica 6 marzo 2011

1 Samuele 1-3
“La chiamata di Samuele”
Con Paolo Ricca e Gabriella Caramore

“Con Samuele comincia la profezia in Israele” scrive Paolo De Benedetti. E in effetti con Samuele comincia una nuova fase nella storia di Israele. Ora Israele – dopo la conquista della terra e dopo i primi stanziamenti e le prime divisioni interne, ecco che ora Israele prende forma e si avvia a diventare un regno. Ma prima di arrivare a questo, il Primo Libro di Samuele ci introduce alla nuova possibilità storica per Israele con una storia di sterilità vinta: il bambino che smentisce la sterilità della madre, Anna, è il piccolo Samuele. Si tratta di una delle storie letterariamente più toccanti di tutta la Bibbia. Il ringraziamento di Anna al Signore servirà da modello alle parole del Magnificat nel Vangelo di Luca.

Suggerimenti di lettura
Paolo De Benedetti, La chiamata di Samuele, Morcelliana 2006
Walter Bruggemann, I e II Samuele, Claudiana 2005

Ascolto musicale
“Jesus Geburt”, Oskar Gottlieb Blarr

Samuele con il sacerdote Eli

Domenica 13 marzo 2011

1 Samuele 4-8
“Monarchia rapace”
Con Moni Ovadia e Gabriella Caramore

È possibile una monarchia che non sia avida e rapace? Che non espropri il popolo dei suoi beni, della sua libertà, del suo lavoro? Questo si chiede il capitolo 8 del primo libro di Samuele, quando viene meno l’antica fiducia tribale nella guida di un Dio che salva e si afferma la nuova ideologia di una “monarchia”, che è il sistema che hanno “tutte le altre nazioni”. Samuele si fa portavoce presso il Signore della richiesta del popolo di avere un re, e il Signore, dopo aver passato in rassegna tutte le calamità e le perversioni che la monarchia porterà con sé, la concede. Il tema, ovviamente, continua a risuonare anche oggi nei pericoli che si annidano nel nesso tra fede e potere, e nella violenza sottesa a ogni gruppo che si fa nazione. A parlarne con noi Moni Ovadia, interprete acuto della tradizione ebraica. Prima però di arrivare alla monarchia, altri racconti che comportano interessanti riflessioni su politica e teologia.

Suggerimenti di lettura
Moni Ovadia, Difendere Dio, Morcelliana 2009
Walter Bruggemann, I e II Samuele, Claudiana 2005

Ascolto musicale
“Zogt nit kain mol” (Inno della resistenza nel ghetto di Vilnia), Moni Ovadia, “Dybbuk”“Samson”, Elisabeth Jacquet de la Guerre

Vittoria di Israele sui Filistei

Domenica 20 marzo 2011

1 Samuele 9-15
“Saul. La tragedia del primo re”
Con Haim Baharier e Gabriella Caramore

Dopo la drammatica richiesta al Signore di avere una monarchia, ecco il primo re: Saul, il cui none significa “dato in prestito”. E difatti sarà un re senza discendenza, subito sarà contestato, e presto esautorato proprio da Samuele che lo aveva nominato. Sal è un re di tragedia. Proprio guardando a lui come a un uomo che incarna in sé tutte le contraddizioni dell’animo umano – fedeltà e infedeltà, generosità e invidia, coraggio e follia – Vittorio Alfieri scrisse su di lui una delle tragedie più belle. Haim Baharier, maestro dell’ebraismo italiano, ci mostra, attraverso Saul, l’importanza dell’obbedienza, il destino di Israele, il senso dei comandi di Dio.

Suggerimenti di lettura
Vittorio Alfieri, Saul, Garzanti

Ascolto musicale
Carl August Nilsen, “Saul and David”, op. 25

Saul accoglie Davide

Domenica 27 marzo 2011

1 Samuele 16-23
“Davide, il più piccolo, che pascolava il gregge”
Con Enzo Bianchi e Gabriella Caramore

A metà circa del primo libro di Samuele, entra in scena Davide, il più grande dei re di Israele, celebrato per la sua forza, intelligenza, generosità, ma ricordato anche per le sue cadute e le sue colpe. Si presenta sulla scena come pastore, come musico e cantore, poi come abile guerriero, ma soprattutto come “il più piccolo della famiglia di Iesse”, a dimostrazione del capovolgimento dei valori correnti, che il Dio di Israele sceglie nei suoi interventi nella storia. La figura di Davide, diventando una sorta di prefigurazione del Messia, è importante anche per la storia cristiana. Gesù infatti, il Messia atteso secondo alcuni, si inserisce nella genealogia della casa di Davide, per dare compimento alle Scritture. In questa puntata, con Enzo Bianchi, l’ascesa di Davide, parallela al declino di Saul.

Suggerimenti di lettura
“David”, in A. M. Gerard, Dizionario della Bibbia, BUR 1944

Ascolto musicale
M.A. Charpentier, “David and Jonathas”, Harmonia Mundi

Tiziano, “Davide e Golia”

Domenica 3 aprile 2011

1 Samuele 24-31; 2 Samuele 1
“Un lembo del tuo mantello nella mia mano”
Con Enzo Bianchi e Gabriella Caramore

Chiamato alla corte del re Saul per lenire con la sua arpa lo “spirito cattivo” che si era insinuato nel re, di fatto Davide, con la sua presenza autorevole, attenta alla regalità di Saul e della sua discendenza. Man mano che si profilano i caratteri dei due personaggi, risalta sempre di più l’inadeguatezza di Saul e la forza, l’abilità, l’astuzia di Davide. Toccante l’episodio in cui, in battaglia, Davide potrebbe facilmente sbarazzarsi del vecchio re, ormai diventatogli nemico, ma lo risparmia, dimostrandosi così giusto e non vendicativo. Alla fine, quando Saul muore in una sorta di suicidio disperato, e muore anche Gionata, l’amico fraterno, Davide leverà su di loro un pianto tra i più commoventi di tutta la Bibbia.

Suggerimenti di lettura
“David”, in A. M. Gerard, Dizionario della Bibbia, BUR 1944

Ascolto musicale
“Montes Gelboe”, canto liturgico di autore anonimo

Cima da Conegliano, “Davide e Gionata”

Secondo libro di Samuele

Domenica 10 aprile 2011

2 Samuele 2-7
“Una casa per il Signore”
Con Maria Cristina Bartolomei e Gabriella Caramore

Davide il pastore, Davide il poeta, Davide l’unto del Signore, Davide il generoso, il peccatore. In questi capitoli del secondo Libro di Samuele verrà consacrato re altre due volte e sancirà definitivamente l’unione dei due regni, quello del nord Israele e quello del sud Giuda, riuscendo a unificare tutte le tribù, anche coloro che erano stati devoti a Saul. Inoltre sceglie come capitale la città di Gerusalemme, che sarà chiamata, appunto, “la città di Davide”. Al capitolo 7, un passaggio fondamentale. Davide vuole costruire una “casa per il Signore”. Ma può Dio essere rinchiuso in un luogo? Può aver altra dimora se non quella mobile di un’arca che si sposta di luogo in luogo’ Questo il rischio di tutte le teocrazie, di tutte le chiese, in tutti i tempi.

Ne parliamo con la teologa e filosofa Maria Cristina Bartolomei.

Suggerimenti di lettura
Bruna Costacurta, Lo scettro e la spada. Davide diventa re, Dehoniane 2006

Ascolto musicale
“La pace di Gerusalemme”, Alia vox

L’arca del Signore portata nel tempio

Domenica 1 maggio 2011

2 Samuele 9-21
“Davide e Betsabea”
Con Lidia Maggi e Gabriella Caramore

Uno degli episodi più celebri della vita di Davide è quello del suo adulterio con Betsabea e dell’uccisione con frode del di lei marito Uria. Qui troviamo gli echi di quella maledizione sul desiderio di avere un re che era stata annunciata nel primo libro di Samuele e che le fatiche di Davide non possono che confermare. L’unificazione del regno è raggiunta a caro prezzo e trascina con sé colpe e lutti. Vanamente predicano i profeti. La natura umana è quella di non comprendere o di comprendere troppo tardi.

Anche Betsabea paga tragicamente la sua colpa, con la morte dell’amato figlio di Davide. Altre donne hanno un destino tragico nella Bibbia: Tamar, figlia di Davide, violentata dal fratello, Rizpa, vedova di Saul, la figlia di Iefte, immolata dal padre come Ifigenia.

Suggerimenti di lettura
Katharine Doob Sakenfeld, Rut, Claudiana 2010

Ascolto musicale
W. A. Mozart, “Davide penitente”, Cantata K 469

Rembrandt, “Betsabea”

Primo libro dei Re

Domenica 8 Maggio 2011

1 Re 1-3
“Salomone, un cuore che ascolta”
Con rav Benedetto Carucci Viterbi e Gabriella Caramore

Su un Davide ormai in declino, inizia il primo libro dei Re, che in realtà è una continuazione dei due libri di Samuele. In particolare i primi due capitoli riportano un Davide ormai lontano sia dai suoi furori erotici che dai suoi doveri di sovrano. Davide sembra aver dimenticato di aver promesso la successione a Salomone, il figlio avuto da Betsabea. Inizia così un affresco della successione dei re fino alla fine della monarchia e alla deportazione a Babilonia, alla distruzione di Gerusalemme. La cronologia va dal 970 a.e.v. al 586. Questi non sono solo libri storici, ma anche e soprattutto libri profetici sulla natura dell’uomo e sul potere. Una volta nominato re, Salomone chiede al Signore, disposto a concedergli ogni cosa, di avere in dono soltanto “un cuore che ascolta”. Ma anche lui finirà per essere infedele e per macchiarsi di colpe che condurranno il paese alla rovina.

Suggerimenti di lettura
Walter Bruggemann, Il primo libro dei re, Claudiana 1993

Ascolto musicale
“Triste està el rey David”, Tradizionale, ed. Dorian

Salomone

Domenica 15 maggio 2011

1 Re 5-11
“Il tempio costruito per il Signore”
Con Sabino Chialà e Gabriella Caramore

Continuando la lettura di questo libro troveremo dei veri tesori di saggezza della vita umana. Proprio nel momento in cui Salomone raggiunge la sua massima grandezza ha inizio anche la decadenza e la miseria: la fragilità umana vi viene descritta in tutte le sue pieghe. Troveremo anche arditezze teologiche come quella di un Dio che abita in una nube, e dunque nell’oscurità, un Dio che sceglie una dimora per il suo nome, e troveremo anche la domanda: ma il Signore è o no in mezzo a noi?

Ma anche: a che punto è arrivata la riflessione teologica dell’antico Israele? Gerusalemme viene sancita come luogo di elezione per il popolo e per il Signore. Ma che cosa resta oggi di questa “elezione”? Qual è il senso del peccato e della responsabilità individuale? Come possiamo guardare oggi a quella sorta di determinismo tra colpa e punizione divina, che sembra serpeggiare qua e là nel testo biblico?

Suggerimenti di lettura
Walter Bruggemann, Il primo libro dei re, Claudiana 1993

Ascolto musicale
“Liberavit”, Choeur des moines de l’Abbaye de Solesmes, Ares

Gerusalemme

Domenica 22 maggio 2011

1 Re 12-18
“Elia, un uomo di Tisbi”
Con Giorgio Tourn e Gabriella Caramore

Alla morte di Salomone, il regno di divide di nuovo in due: regno del nord, Israele, con il re Roboamo, figlio di Salomone, e regno del sud, Giuda, che avrà per re Geroboamo. Segue il racconto della successione dei re dei due regno, finché si giunge ad Achab, che incrocerà la sua vicenda con quella del profeta Elia.

Abbiamo già incontrato vari veggenti e profeti (tra gli altri, Natan che svela a Davide il peccato che non vede) , e altri ne incontreremo. Ma già con Elia incontriamo un nuovo tipo di profezia, con una teologia elaborata e con una altissima densità simbolica. Elie Wiesel: “Elia è sempre quello che vede più lontano, che capisce meglio e sente più profondamente …”.

Ci introduce Giorgio Tourn, pastore della chiesa valdese.

Suggerimenti di lettura
Giorgio Tourn, Elia, Claudiana 2005
Martin Buber, Elie Wiesel, Elia, Gribaudi 1998

Ascolto musicale
“Elias”, Felix Mendelssohn Bartholdy, Philips

Elia ed il carro di fuoco

Domenica 29 maggio 2011

1 Re 19-21
“Una voce di silenzio sottile”
Con Piero Stefani e Gabriella Caramore

Elia è il profeta che torna a far sentire la voce di Dio. I re non sono in grado di ascoltarla, mostrando così la loro sudditanza al potere. Elia, che sarà importante nella tradizione non solo ebraica ma anche in quella cristiana, è protagonista di molti episodi – alcuni serviranno da modello anche per i racconti su Gesù – in particolare quello relativo alla rivelazione sul monte Oreb. Stanco, per aver ucciso molti “profeti”, amareggiato di sé, si ritira in una grotta e vuole lasciarsi morire. Ma un angelo lo soccorre, gli porta del cibo, e lo sollecita a salire sul monte. Lì riceve una manifestazione del divino, non nell’evidenza on cui si era manifestato a Mosè, non nl fragore del vento, del terremoto e del fuoco, ma in “una voce di silenzio sottile”. Che significato teologico può avere questa rivelazione silenziosa? Quale insegnamento per le comunità religiose, i templi, le chiese? Ne parliamo con il biblista Piero Stefani.

Suggerimenti di lettura
Piero Stefani, Giuseppe Babaglio, Davanti a Dio. Il cammino spirituale di Mosè, Elia, Gesù, Quaderni di Camaldoli n° 6
Paulo Coelho, Monte Cinque, Bompiani 1998

Ascolto musicale
“Elias”, Felix Mendelssohn Bartholdy, Philips

Elia sull’Oreb

Secondo libro dei Re

Domenica 5 Giugno 2011

2 Re 1-5
“Il mantello su Eliseo”
Con Enzo Bianchi e Gabriella Caramore

Elia profeta caratterizzato da gesti clamorosi, atteggiamenti contraddittori non può avere una fine ordinaria: rapito in cielo su un carro di fuoco trainato da cavalli di fuoco, prima di scomparire compie un gesto carico di significato per la vita spirituale di tutti i tempi: getta il suo mantello sul più giovane Eliseo, profeta a sua volta, che così ne raccoglie l’eredità. Ad indicare che quando una esistenza finisce altre raccolgono il suo frutto, e ad indicare che nella catena delle generazioni nessuno è solo. Il secondo Libro dei Re procede poi con una serie di racconti che narrano i miracoli compiuti da Eliseo. Molti di questi gesti verranno poi ripresi nei racconti degli atti di Gesù di Nazaret. Come dobbiamo leggere questa “imitazione”? Ne parliamo con Enzo Bianchi, che ci illustra anche la complessa storia della decadenza dei re di Israele e di Giuda.

Suggerimenti di lettura
Enzo Bianchi, Il mantello di Elia, Qiqajon, 1985

Ascolto musicale
Mario Castelnuovo Tedesco, “I Profeti”, RCA Victor

Eliseo ed il mantello di Elia

Domenica 12 giugno 2011

2 Re 6-18
“Invasione Assira: fine del regno di Israele”
Con Enzo Bianchi e Gabriella Caramore

Siamo a una stretta nella storia dei due regni, Israele e Giuda. Divisi, non reggono. Si va verso la catastrofe preannunciata fin dall’inizio della monarchia. Ma i re, come spesso accade, sembrano non accorgersene e non raccolgono i segnali della catastrofe imminente. I loro profeti – Elia, Eliseo – dicono parole e compiono gesti chiari. Inutilmente. I re di Israele si succedono l’uno all’altro, facendo “ciò che è male agli occhi del Signore”. Intorno, i nemici assediano, corrompono, seducono. Finché si arriva all’invasione degli Assiri, alla caduta di Samaria, e alla deportazione in Assiria dei figli di Israele. Siamo nel 722 a. e. v. Quali le cause della catastrofe? L’infedeltà di Israele è punita troppo duramente dal Signore? O la disfatta è conseguenza della deriva di un popolo?

Suggerimenti di lettura
Richard D. Nelson, I e II Re, Claudiana 2010

Ascolto musicale
Giacomo Carissimi, “Ezechias”, Musicaimmagine

Deportazione degli Ebrei in Assiria

Domenica 19 giugno 2011

2 Re 19-25
“Deportati a Babilonia”
Con Enzo Bianchi e Gabriella Caramore

Ultimi capitoli dei due Libri dei Re. Ultimi capitoli di questa sezione della Bibbi denominata “Profeti anteriori”. La monarchia dell’antico Israele finisce in tragedia. Nel 587 Nabucodonosor, re di Babilonia, entra in Gerusalemme, profana il tempio, distrugge la reggia e tutte le case di Gerusalemme, saccheggia il paese, uccide parte della popolazione. I sopravvissuti vengono deportati in Babilonia. Finita la storia di Israele? Dove è andata a finire la fedeltà di Dio verso il suo popolo? Eppure c’erano stati anche due grandi re che avevano regnato con giustizia, Ezechia e Giosia. Di che cosa, allora, sono profezia questi libri? Lo vedremo.

Scrive Franz Rosenzweig: Giustamente sono caduti in rovina i templi degli dei, i loro snti simulacri si trovano giustamente nei musei …”.

Suggerimenti di lettura
André Neher, L’esilio della Parola. Dal silenzio biblico al silenzio di Auschwitz, Marietti 1983

Ascolto musicale
Giuseppe Verdi, “Va pensiero sull’ali dorate”, dal Nabucco, ed. Foyer

Simbolo di Babilonia la grande